I COLORI DELL'ACCOGLIENZA
Nel 2014 ho avuto l'onore e il piacere di partecipare ad una iniziativa dello SPRAR di Isola di Capo Rizzuto come relatrice sull'arte come terapia e sviluppo della personalità
oltre che mezzo di riabilitazione per rifugiati e vittime della tortura.
Preciso che La rete del sistema SPRAR (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) si compone di una rete strutturata di enti locali che, per la realizzazione su progetti territoriali e accoglienze, dovute a richiedenti asilo e rifugiati accedono al fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo gestito dal Ministero dell’Interno.
Verso fine ottobre, nell’anno 2014, ricevo Adriana Scaramuzzino, dello SPRAR di Crotone, l’invito a portare la mia esperienza con l’arte-terapia svolta con i rifugiati, e le vittime della tortura presso l’associazione Naga di Milano.
All’aereoporto sono accolta da Adriana e altri volontari di cui ricordo la cordialità ed il calore umano sia nei miei confronti che, come ho potuto vedere nei giorni con loro, con i loro utenti. E’ stata una bella e arricchente esperienza anche a livello umano e fa davvero piacere vedere che esistono persone come loro che si prodigano, a volte neppure pagati, affinchè ogni essere umano abbia accoglienza in tutti i aspetti.
Verso fine ottobre, nell’anno 2014, ricevo Adriana Scaramuzzino, dello SPRAR di Crotone, l’invito a portare la mia esperienza con l’arte-terapia svolta con i rifugiati, e le vittime della tortura presso l’associazione Naga di Milano.
All’aereoporto sono accolta da Adriana e altri volontari di cui ricordo la cordialità ed il calore umano sia nei miei confronti che, come ho potuto vedere nei giorni con loro, con i loro utenti. E’ stata una bella e arricchente esperienza anche a livello umano e fa davvero piacere vedere che esistono persone come loro che si prodigano, a volte neppure pagati, affinchè ogni essere umano abbia accoglienza in tutti i aspetti.