Il linguaggio della Coscienza
Nel 1979 ho iniziato il primo corso di tecniche Vibrazionali tenuto dal politico e filoso Piare lal Bedi XVI, solitamente chiamato Baba Bedi, presso il suo studio di Via Cicco Simonetti a Milano. nel 1984, trasferitosi a Milano2, tra i compagni di studio ho incontrato Cinzia Ruffinengo con la quale è nata una profonda amicizia e collaborazione che ci ha portate, nel corso di un ventennio di sperimentazioni e scambi reciproci, produrre questo testo dove illustriamo le basi ed alcuni percorsi.
Al testo è allegato un cd dove sono raccolti questi percorsi, la scelta del cd è stata fatta per ovviare i costi delle stampe a colori. Il testo inizia proprio con un percorso svolto da un pre-adolescente che viveva, oltre a questa delicata fase della vita anche il disagio della crisi di coppia dei suoi genitori. I percorsi con bambini o ragazzi personalmente li rendo a mo di fumetto, per non appesantire ulteriormente il suo disagio e soprattutto perchè non si crei la falsa convinzione di essere in qualche modo un problema essi stessi. Sino alla soglia della pre-adolescenza i “problemi” dei giovani derivano dall’ambiente familiare.
Ciò è ovvio ma facilmente non se ne tiene nel dovuto conto.
Con i bambini è molto importante non farli sentire “problematici” ma accogliere le loro difficolta come parte del loro modo di esprimersi. Con loro non parlo mai di – terapia – ma di scrivere insieme una storia, dove loro mettono i disegni e io le parole, le parole con le quali loro si troveranno d’accordo. E’ così che possono sentirsi liberi di esprimere la loro vera natura e non crearsi false convinzioni che li accompagneranno nella loro crescita.
Nella mia pratica ho un percorso, con un tredicenne affetto da crisi d’asma che non riuscivano a risolvere, al quale ho reso come arte-terapia del silenzio un vero e proprio fumetto senza parole. Non ho mai neppure contatto questo ragazzino ma ho applicato un percorso articolato alla madre che mi aveva chiesto di aiutarlo. Questa madre mi ha poi mandato un feedback molto positivo, dove mi racconta che il figlio nel leggere il fumetto aveva capito tutto, mentre lei non riusciva a capire quasi nulla. Questo ragazzino ora è un adulto che da tempo non soffre più di asma. Il problema dell’asma derivava da una veramente pesante situazione tra i suoi genitori.
Ciò è ovvio ma facilmente non se ne tiene nel dovuto conto.
Con i bambini è molto importante non farli sentire “problematici” ma accogliere le loro difficolta come parte del loro modo di esprimersi. Con loro non parlo mai di – terapia – ma di scrivere insieme una storia, dove loro mettono i disegni e io le parole, le parole con le quali loro si troveranno d’accordo. E’ così che possono sentirsi liberi di esprimere la loro vera natura e non crearsi false convinzioni che li accompagneranno nella loro crescita.
Nella mia pratica ho un percorso, con un tredicenne affetto da crisi d’asma che non riuscivano a risolvere, al quale ho reso come arte-terapia del silenzio un vero e proprio fumetto senza parole. Non ho mai neppure contatto questo ragazzino ma ho applicato un percorso articolato alla madre che mi aveva chiesto di aiutarlo. Questa madre mi ha poi mandato un feedback molto positivo, dove mi racconta che il figlio nel leggere il fumetto aveva capito tutto, mentre lei non riusciva a capire quasi nulla. Questo ragazzino ora è un adulto che da tempo non soffre più di asma. Il problema dell’asma derivava da una veramente pesante situazione tra i suoi genitori.