A PROPOSITO DI
Terpia attraverso l'Arte
Un feedback, tra tanti.
stralci dal mio libro Spezzare Catene:
pagina 20 “… quale risultato pensi di aver ottenuto, sia a livello interiore sia nella vita pratica?
Di risultati ce ne sono stati molteplici! Innanzitutto il primo ma solo in ordine di tempo, è quello di essere completamente uscita da quella grossa depressione. Non è stata un’uscita e basta: è stata l’acquisizione di una nuova consapevolezza di me che molto difficilmente mi farà ricadere in futuro...ora ho le conoscenze per difendermi….Fino all’incontro con Franca e Cinzia la mia vita sentimentale era uno sfacelo….Stavo bene sa sola, ero pulita, rinnovata, e forse è stato proprio questo ad accendermi i sensori, quando proprio in quel momento mi è apparso l’uomo giusto che ho subito riconosciuto! …..L’incontro col mio compagno ha anche firmato il grosso cambiamento lavorativo….Oggi abbiamo uno studio e uno show-room nel centro storico…Vi assicuro che lavorare tutto il giorno in cantiere col proprio compagno e tornare a casa insieme dai nostri figli è una meraviglia che mai avrei pensato di poter vivere……
Consiglieresti questo percorso? Se si, perché? (continua a pagina 23)
Le opere di Debora Gambino si possono ammirare sul suo sito
Il senso di una terapia attraverso il linguaggio illustrato della simbologia oggettiva di colore e forma e quello di individuare la causa reale del disagio che si vuole superare e contemporaneamente acquisire consapevolezza delle risorse interiore inesplorate, ignorate o semplicemente non considerate.
Questo porta ad un concreto cambio della propria personalità e autoaffermazione. L’arte terapia del silenzio si basa sulla simbologia oggettiva ovvero la funzione e qualità dell’oggetto, in natura o manufatto e del colore attribuitogli. Esempio: un vaso, un posacenere, un bicchiere sono, e restano contenitori al di là dell’uso che ne possiamo fare, la qualità consiste nella materia di vetro, ceramica ecc., per il colore ci si rifà alla velocità della spettometria di Ångström traslata nell’intensità dell’azione. Ovviamente il tutto tenendo conto della relazione tra gli oggetti rappresentati e con il la motivazione del percorso.
Il silenzio sul prodotto grafico, che va eseguito scevro da qualsiasi indicazione e senza alcun commento, produce un dialogo direttamente con la Coscienza, permettendo di individuare le vere motivazioni superando idiomi e culture e individuando chiaramente le radici dei disagi e/o il blocco al pieno sviluppo della personalità. Se l’espressione di immagini la definiamo arte in questo tipo di terapia trovo più corretto definirla l’arte di dialogare con la Coscienza, sciogliendo silenziosamente false convinzioni e disagi a vari livelli.
Metodologia questa sperimentata per 6 anni con vittime della tortura oltre che, da più di quaranta anni, con soggetti di tutte le età e condizioni.
stralci dal mio libro Spezzare Catene:
pagina 20 “… quale risultato pensi di aver ottenuto, sia a livello interiore sia nella vita pratica?
Di risultati ce ne sono stati molteplici! Innanzitutto il primo ma solo in ordine di tempo, è quello di essere completamente uscita da quella grossa depressione. Non è stata un’uscita e basta: è stata l’acquisizione di una nuova consapevolezza di me che molto difficilmente mi farà ricadere in futuro...ora ho le conoscenze per difendermi….Fino all’incontro con Franca e Cinzia la mia vita sentimentale era uno sfacelo….Stavo bene sa sola, ero pulita, rinnovata, e forse è stato proprio questo ad accendermi i sensori, quando proprio in quel momento mi è apparso l’uomo giusto che ho subito riconosciuto! …..L’incontro col mio compagno ha anche firmato il grosso cambiamento lavorativo….Oggi abbiamo uno studio e uno show-room nel centro storico…Vi assicuro che lavorare tutto il giorno in cantiere col proprio compagno e tornare a casa insieme dai nostri figli è una meraviglia che mai avrei pensato di poter vivere……
Consiglieresti questo percorso? Se si, perché? (continua a pagina 23)
Le opere di Debora Gambino si possono ammirare sul suo sito
Il senso di una terapia attraverso il linguaggio illustrato della simbologia oggettiva di colore e forma e quello di individuare la causa reale del disagio che si vuole superare e contemporaneamente acquisire consapevolezza delle risorse interiore inesplorate, ignorate o semplicemente non considerate.
Questo porta ad un concreto cambio della propria personalità e autoaffermazione. L’arte terapia del silenzio si basa sulla simbologia oggettiva ovvero la funzione e qualità dell’oggetto, in natura o manufatto e del colore attribuitogli. Esempio: un vaso, un posacenere, un bicchiere sono, e restano contenitori al di là dell’uso che ne possiamo fare, la qualità consiste nella materia di vetro, ceramica ecc., per il colore ci si rifà alla velocità della spettometria di Ångström traslata nell’intensità dell’azione. Ovviamente il tutto tenendo conto della relazione tra gli oggetti rappresentati e con il la motivazione del percorso.
Il silenzio sul prodotto grafico, che va eseguito scevro da qualsiasi indicazione e senza alcun commento, produce un dialogo direttamente con la Coscienza, permettendo di individuare le vere motivazioni superando idiomi e culture e individuando chiaramente le radici dei disagi e/o il blocco al pieno sviluppo della personalità. Se l’espressione di immagini la definiamo arte in questo tipo di terapia trovo più corretto definirla l’arte di dialogare con la Coscienza, sciogliendo silenziosamente false convinzioni e disagi a vari livelli.
Metodologia questa sperimentata per 6 anni con vittime della tortura oltre che, da più di quaranta anni, con soggetti di tutte le età e condizioni.
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