A PROPOSITO DI
colori ed il loro significato nella Simbologia oggettiva
Se osserviamo la fascia dei sette colori dell’arcobaleno e li misuriamo con la spettroscopia, misurazione di Anders Jonas Ångström, vedremo la velocità della gamma dei colori dal viola, il più veloce, al rosso, il più lento.
Essendo il viola il colore più veloce, il suo grafico è a picchi, nella simbologia oggettiva di Baba Bedi è relegato all’urgenza. Ciò appare ovvio. Mentre il rosso essendo il più lento lo relega all’intesità, ed anche questo appare ovvio in quanto l’intesità non può essere cosa veloce.
I colori raccontano molte cose in un disegno, il verde ci parla di crescita, il giallo di selezione e di intuito, l’arancione di evoluzione e quindi il rosso di maturazione.
Gli altri colori, e loro combinazioni, sono altrettanto linguaggi simbolici che si rifanno all’alfabeto della natura che la Coscienza conosce molto bene e che legge, ed esprime, al di là dei condizionamenti mentali e culturali, rendendo questo linguaggio propriamente internazionale.
Nei percorsi di arteterapia per lo sviluppo della personalità, detti anche: Dialoghi illustrati in quanto sono l’arte terapia del silenzio, il colore e la forma vengono letti nella loro simbologia oggettiva, ovvero al di fuori di ogni aspettativa e interpretazione personale e sempre in relazione alla situazione di cui ci si sta prendendo cura.
La preparazione del terapista richiede molta pratica in questo senso e soprattutto un buon allenamento a non interferire con i propri modelli.
Una cosa molto importante sono i colori bianco e nero.
Il nero non è affatto negativo ma rappresenta il “sonno delle capacità” e indica quale, di queste capacità, non stiamo vivendo mentre il bianco, che racchiude in sè tutti i colori, rappresenta la totalità delle capacità.
Sul libro Il linguaggio della Coscienzac’è un capitolo dedicato a questo argomento.
Essendo il viola il colore più veloce, il suo grafico è a picchi, nella simbologia oggettiva di Baba Bedi è relegato all’urgenza. Ciò appare ovvio. Mentre il rosso essendo il più lento lo relega all’intesità, ed anche questo appare ovvio in quanto l’intesità non può essere cosa veloce.
I colori raccontano molte cose in un disegno, il verde ci parla di crescita, il giallo di selezione e di intuito, l’arancione di evoluzione e quindi il rosso di maturazione.
Gli altri colori, e loro combinazioni, sono altrettanto linguaggi simbolici che si rifanno all’alfabeto della natura che la Coscienza conosce molto bene e che legge, ed esprime, al di là dei condizionamenti mentali e culturali, rendendo questo linguaggio propriamente internazionale.
Nei percorsi di arteterapia per lo sviluppo della personalità, detti anche: Dialoghi illustrati in quanto sono l’arte terapia del silenzio, il colore e la forma vengono letti nella loro simbologia oggettiva, ovvero al di fuori di ogni aspettativa e interpretazione personale e sempre in relazione alla situazione di cui ci si sta prendendo cura.
La preparazione del terapista richiede molta pratica in questo senso e soprattutto un buon allenamento a non interferire con i propri modelli.
Una cosa molto importante sono i colori bianco e nero.
Il nero non è affatto negativo ma rappresenta il “sonno delle capacità” e indica quale, di queste capacità, non stiamo vivendo mentre il bianco, che racchiude in sè tutti i colori, rappresenta la totalità delle capacità.
Sul libro Il linguaggio della Coscienzac’è un capitolo dedicato a questo argomento.
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