A PROPOSITO DI
Abbandona l'Infante
Abbandonare l’infante è progredire il bambino che è in noi, è un abbandono di piena consapevolezza in quanto è la nostra prima fase di conoscenza della vita.
Il “bambino che è in noi” è la prima fase delle successive che portano a maturazione, attraverso prese di consapevolezza del nostro io.
Steiner dice che quando diciamo – io – di chi veramente stiamo parlando? L’infante è la nostra radice, è l’infanzia che inizia con l’incarnazione di un DNA molto antico, vissuti che formano condizionamenti e molto altro di esperienze remote che formano una radice da sviluppare, dalla quale si innalza e fiorisce la nuova vita, il nostro divenire persona.
E’ augurabile mantenere un cuore innocente, “bambino”, anche a novantanni senza per questo perdere la ricchezza degli anni.
Il “bambino che è in noi” è la prima fase delle successive che portano a maturazione, attraverso prese di consapevolezza del nostro io.
Steiner dice che quando diciamo – io – di chi veramente stiamo parlando? L’infante è la nostra radice, è l’infanzia che inizia con l’incarnazione di un DNA molto antico, vissuti che formano condizionamenti e molto altro di esperienze remote che formano una radice da sviluppare, dalla quale si innalza e fiorisce la nuova vita, il nostro divenire persona.
E’ augurabile mantenere un cuore innocente, “bambino”, anche a novantanni senza per questo perdere la ricchezza degli anni.
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